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Giu

Prepariamoci al caldo: il programma PitPharm

Si avvicina la bella stagione, ma ogni nuova estate è più calda della precedente. Questo si ripercuote sul benessere e sulle performance dei suini, provocando nei casi più gravi un aumento significativo della mortalità.

I suini sono tra gli animali più sensibili agli effetti negativi del caldo a causa della grande mole somatica non supportata da una sufficiente funzione cardiaca; il  basso rapporto tra dimensioni del cuore, massa corporea in situazioni di iperventilazione indotta dal caldo, la pressoché totale assenza di sudorazione, e uno strato adiposo che impedisce la dispersione del calore costituiscono un mix fatale che può portare alla morte in poco tempo anche animali perfettamente in salute.

Meccanismi di difesa dal caldo

Se ne hanno la possibilità, i maiali cercano riparo all’ombra o refrigerio in una pozza d’acqua o nel fango, non possedendo il meccanismo della sudorazione per disperdere il calore, ricorrono all’aumento degli atti respiratori sia come frequenza che intensità, nei casi più gravi tenendo la bocca aperta, iperventilando come fanno i cani ma senza la fortuna di avere una lingua lunga che aiuta sicuramente a disperdere calore.

Tramite l’iperventilazione i suini dissipano il calore, ma disperdono anche acqua e anidride carbonica, e poi successivamente e per un meccanismo indiretto anche alcuni sali minerali (in particolare sodio e potassio), mentre non disperdono magnesio che è invece tipicamente perso dalle speci in cui è presente una significativa sudorazione (uomo, cavallo, bovino, etc)

Ma cosa si può fare per alleviare le conseguenze negative del caldo?

  • Aumentare la ventilazione e il flusso d’aria e controllare regolarmente che l’eventuale sistema di raffreddamento funzioni correttamente;
  • Ridurre la densità degli animali, programmando il numero degli animali da ristallare durante i cicli estivi tenendo conto della reale possibilità di mantenimento della temperatura entro limiti accettabili all’interno dei capannoni e di conseguenza adeguare la densità;
  • Mantenere la temperatura dell’acqua potabile più bassa possibile (10 – 15 ° C sarebbe l’ideale);
  • Evitare di far mangiare i suini tra le 10.00 e le 16.00 (il periodo più caldo della giornata);
  • Movimentare gli animali (ad esempio dalla gestazione alla sala parto) durante le prime ore del mattino o comunque durante le ore più fresche della giornata;
  • Formulare le razioni tenendo conto delle differenti esigenze metaboliche degli animali rispetto ai mesi più freddi.

 

Ulmalix: la risposta PitPharm allo stress da caldo nelle scrofe e nei suini grassi

Come detto, i suini hanno un numero limitato di ghiandole sudoripare funzionali e i loro meccanismi di termoregolazione, utilizzati per mantenere costante la temperatura corporea, sono messi a dura prova dallo stress termico. Gli animali in fasi di intensa attività metabolica (scrofe a fine gravidanza e in lattazione, suinetti in forte crescita) sono tipicamente più suscettibili, così come gli animali con un basso rapporto peso/superficie corporea (scrofe in generale e animali in finissaggio). In queste categorie di animali, il protrarsi di elevate temperature ambientali per lunghi periodi, comporta un perdurante stress ossidativo.

Per questo motivo, PitPharm ha formulato una miscela di estratti naturali che fosse in grado di combattere gli effetti ossidativi dello stress termico, oltre a contrastare l’ipertermia e lo stato di malessere.

Componenti di Ulmalix e motivazione al loro impiego

Ulmalix contiene Spirea olmaria, Salice bianco e Curcuma, su un supporto costituito da farine micronizzate di pannello di lino biologico, farro biologico, orzo tostato e sorgo.

Il Salice è una pianta dotata di proprietà antinfiammatorie, analgesiche ed antipiretiche. Tali attività sono imputabili al suo contenuto di salicina che, una volta ingerita e in seguito a metabolismo intestinale ed epatico, viene convertita in acido salicilico. La Spirea contiene derivati salicilici (aldeide salicilica, salicilato di metile, salicilato di etile); contiene inoltre flavonoidi e vitamina C. La Spirea, al pari del Salice Bianco, svolge azione antinfiammatoria, analgesica e antipiretica. La curcuma, grazie alla presenza dei curcuminoidi (curcumina in particolare), ha spiccata attività antinfiammatoria e antiossidante. La curcumina, in particolare, è in grado sia di prevenire la formazione di radicali liberi, sia di neutralizzare i radicali liberi già esistenti.

Rispetto ai medicinali, Ulmalix ha il vantaggio di possedere un’ottima tollerabilità gastrica, laddove alcune molecole prodotte per sintesi possono talora provocare effetti collaterali gastrointestinali.

L’effetto che maggiormente viene riportato dagli utilizzatori di Ulmalix è una maggiore conservazione dell’appetito dei suini e in generale una maggiore reattività degli animali durante il periodo di stress, oltre a una ripresa più veloce delle normali condizioni fisiologiche e performance zootecniche una volta terminata la causa di stress.

Contattaci per avere informazioni più dettagliate sullo schema di impiego di Ulmalix o per altre informazioni relative a come contrastare il problema caldo nei diversi settori del tuo allevamento info@maberth.it oppure chiamaci 0376 321803