veterinario in allevamento suini antibiotic free
15
Feb

Esistono alternative all’ossido di zinco? La risposta è sì!

Abbiamo visto in questo articolo le principali strategie per ridurre progressivamente l’utilizzo di ossido di zinco.
Oggi ne approfondiamo i meccanismi d’azione, per capire meglio come sostituirlo!

Consapevole che, ad oggi, non esista ancora un singolo additivo o una soluzione – alimentare e non – che sappia raggiungere un livello d’efficacia paragonabile all’ossido di zinco, il team Maberth ha ideato un “mix” bilanciato e personalizzabile che include interventi nutrizionali, scelte manageriali e l’apporto di sostanze attive e di probiotici da assumere mediante il mangime e l’acqua.

Perché è necessario intervenire su più fronti per sostituire l’ossido di zinco?

La ragione probabilmente va attribuita al fatto che, per l’ossido di zinco, sono stati ipotizzati (e in alcuni casi dimostrati!) molteplici meccanismi d’azione.

meccanismi d'azione ossido di zinco suini
Figura 1. Meccanismi d’azione dell’ossido di zinco, per la prevenzione e terapia della diarrea post-svezzamento dei suinetti. Tratto e modificato da: Bonetti A. et al. (2021): Towards Zero Zinc Oxide: Feeding Strategies to Manage Post-Weaning Diarrhea in Piglets. Animals (Basel); 11(3): 642.

Vediamoli nello specifico:

1. Il miglioramento della digestione e dell’assorbimento dei nutrienti

Allo svezzamento, l’elevata capacità tamponante del mangime solido e la bassa produzione di acido cloridrico dello stomaco riducono la capacità digestiva dei suinetti. Per questo motivo, se i suinetti vengono alimentati con un eccesso proteico, una grande quantità di proteina indigerita fluisce nell’intestino crasso, favorendo una crescita rapida di batteri proteolitici. Inoltre, le proteine non digerite possono facilitare l’insorgenza di diarrea osmotica. Un modo efficace per controllare la quantità di proteine non digerite in arrivo nell’intestino crasso consiste nella riduzione del livello di proteina grezza alimentare totale e nella simultanea integrazione con aminoacidi essenziali.

2. La modulazione del sistema immunitario

L’ossido di zinco riduce le citochine pro-infiammatorie e aumenta quelle anti-infiammatorie.

3. La secrezione intestinale

L’ossido di zinco aumenta infatti la secrezione dell’ormone dell’appetito e degli enzimi pancreatici.

4. L’azione antibatterica

L’ossido di zinco riduce l’adesione dei batteri alle cellule intestinali. La sua azione antibatterica è talmente spiccata che gli stessi batteri “lo trattano” come un vero e proprio antibiotico. Infatti, nei confronti dell’ossido di zinco, possono instaurarsi da parte dei batteri dei meccanismi di resistenza simili a quelli che si sviluppano verso gli antibiotici. Questo significa che la sostituzione dell’ossido di zinco deve prevedere l’impiego anche di sostanze “ecocompatibili” che riescano ad esercitare un’azione sulla popolazione batterica. Tra le sostanze che manifestano le maggiori capacità antibatteriche troviamo gli oli essenziali, gli estratti di origine vegetale e gli acidi organici.

5. La morfologia intestinale

L’ossido di zinco è in grado di incrementare l’altezza dei villi intestinali e l’adesione tra cellule intestinali adiacenti. Tra gli acidi organici utili per garantire l’azione antibatterica, l’acido butirrico possiede una spiccata azione trofica intestinale, rappresentando la fonte energetica “preferita” dalle cellula intestinali del colon. Questa azione si manifesta attraverso uno sviluppo maggiore dei villi intestinali, importante per l’assorbimento di acqua e nutrienti “fortificando” inoltre le giunzioni tra cellule intestinali adiacenti.

Effetto dell'infusione gastrica di acidi organici a catena corta sulla morfologia intestinale nei suinetti svezzati
Figura 2. Effetto dell’infusione gastrica di acidi organici a catena corta sulla morfologia intestinale nei suinetti svezzati. Fonte: Diao H. et al. (2019) Gastric infusion of short-chain fatty acids can improve intestinal barrier function in weaned piglets. Genes & Nutrition 14(4).

A prescindere dal meccanismo d’azione dell’ossido di zinco, nel momento in cui esso viene a mancare è necessario (ri) considerare tutto quello che può contribuire a favorire la normale funzionalità intestinale e ad accelerare la costituzione di una buona flora batterica intestinale.

L’approccio olistico di Maberth per sostituire l’ossido di zinco

Il benessere degli animali è sempre il nostro obiettivo principale.
Attraverso un approccio razionale e multidisciplinare, mettiamo a disposizione competenze e studi per garantire che l’addio all’ossido di zinco sia il più sereno possibile per gli allevatori.
Per prepararsi all’approccio “Zero Zinco” proponiamo:

      • una consulenza alimentare specifica per i vostri animali, per i vostri obiettivi e per le vostre necessità
      • mangimi complementari per suinetti sviluppati in collaborazione con un’azienda di nutrizione leader in Europa
      • una linea di prodotti nutraceutici studiata e sviluppata in Italia
      • una linea di acidificanti per l’acqua usata con successo a livello mondiale.

     

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