Il nuovo approccio MABESOW alla gestione alimentare delle scrofe
I fattori critici associati alle performance riproduttive e produttive delle scrofe e della scrofaia sono molteplici: alcuni riguardano direttamente la scrofa, altri fanno riferimento all’allevamento e, infine, gli ultimi sono correlati all’ambiente.
Le moderne tecnologie informatiche ci permettono di raccogliere e analizzare numerosi dati aziendali per poter valutare oggettivamente questi fattori critici in modo da poter poi elaborare delle strategie mirate al miglioramento della salute della scrofa e, di conseguenza, all’ottimizzazione delle sue performance riproduttive.
La prolificità nella scrofa: genetica, gestione e alimentazione
Il numero di suini svezzati per scrofa all’anno è comunemente usato come misura di riferimento per confrontare la produttività delle scrofaie. Negli ultimi anni, i valori target sono aumentati da poco più di 20 a oltre 30 suinetti ed è probabile che la genetica e la gestione delle scrofe possano concorrere in futuro all’aumento di questi numeri.
Tuttavia, anche se questo parametro rappresenta una buona misura per la produttività della scrofaia nel breve termine, non è un buon criterio per valutare la longevità delle scrofe, la qualità dei suinetti o il loro benessere.
C’è infatti il forte rischio che le aziende con elevati numeri di suinetti svezzati per scrofa all’anno riscontrino dei problemi concreti, come l’elevato numero di scarti, numerosi suinetti con basso peso corporeo alla nascita e/o al momento dello svezzamento. Inoltre, l’aumento del numero di suini nati vivi sembra portare numerose conseguenze quali una diminuzione del peso dei suinetti alla nascita e l’assunzione di una quantità insufficiente di colostro. Questi cambiamenti rappresentano un problema in quanto sono spesso associati ad una maggiore mortalità pre-svezzamento e a una ridotta crescita post svezzamento.
Quando la selezione genetica determina un aumento così spinto della prolificità delle scrofe, quindi, la qualità e il benessere dei suinetti possono essere compromessi, a meno che i miglioramenti genetici aumentino anche la capacità uterina, il numero di capezzoli funzionanti e la produzione di latte delle scrofe.
Se queste condizioni si verificano solo in parte, per ottimizzare i risultati è necessario rivedere la gestione e l’alimentazione delle scrofe.
Longevità e produttività a lungo termine: il segreto del successo
È fondamentale che gli allevatori massimizzino il potenziale riproduttivo complessivo delle scrofe considerando l’intera vita degli animali, in modo da ridurre i costi di produzione e l’inefficienza economica delle aziende suinicole.
L’aumento della longevità del parco scrofe è importante anche perché le scrofe giovani, in particolare le scrofette gravide e le scrofe primipare, hanno prestazioni riproduttive inferiori rispetto alle scrofe di 2-5 parti (minore fertilità, minor numero di suinetti nati vivi, maggior intervallo svezzamento-inseminazione). È bene notare che in molti allevamenti anche le performance delle secondipare sono compromesse, tanto che si parla apertamente della “Sindrome della seconda figliata” o di “Sindrome del secondo parto”.
Ecco perché è importante disporre di un parco scrofe con una distribuzione corretta delle categorie di età in cui, oltre a non esserci una percentuale eccessiva di scrofe “anziane” (con più di 5 parti), non siano sovra-rappresentate le categorie di primipare e secondipare. Questo equilibrio è importante anche per le condizioni sanitarie e per le performance dei suinetti.
Il programma Mabesow
Mabesow è il programma alimentare dedicato al benessere della scrofa in tutte le fasi del suo ciclo riproduttivo.
Attraverso l’impiego di fibre di alta qualità, Mabesow è in grado di soddisfare il fabbisogno di ciascuna scrofa, migliorandone anche la funzionalità intestinale. La particolare curva alimentare – insieme alla composizione esclusiva dei mangimi Mabesow – permette di avere scrofe al parto caratterizzate da una maggiore copertura di grasso.
Inoltre, il programma Mabesow preserva l’alternanza fisiologica tra incremento e perdita del grasso dorsale, mantenendo allo stesso tempo un BCS ottimale.
L’approccio Mabesow, infine, è studiato anche per ottimizzare lo sviluppo follicolare a livello ovarico che garantisce più suinetti nati vivi e nidiate più omogenee.
Principali benefici del programma Mabesow:
- Le scrofe sono più calme, più rilassate e hanno una migliore regolarità intestinale
- Si verifica un’importante riduzione delle problematiche legate agli arti e agli unghielli, che risultano rafforzati;
- Le scrofe rimangono in azienda più a lungo (riduzione delle cause di riforma);
- C’è un effettivo aumento della prolificità e un miglioramento della produzione di colostro e della montata lattea;
- I suinetti alla nascita sono più omogenei;
- I baliaggi sono ridotti e c’è un numero maggiore di suinetti allattati dalla propria madre;
- Si riscontra un aumento del numero di suinetti svezzati e del peso medio allo svezzamento.
Il team Maberth è sempre a disposizione per darvi maggiori informazioni sul programma Mabesow, anche attraverso una consulenza dettagliata, in linea con la vostra specifica situazione aziendale. Il nostro team è a completa disposizione anche per effettuare sopralluoghi e audit mirati, verifiche del programma alimentare in atto, eventuale impostazione di un programma alimentare alternativo, ottimizzazione delle procedure gestionali e follow-up delle azioni intraprese.