Prepariamoci al caldo: ecco il programma alimentare di Maberth
Si avvicina la bella stagione, ma ogni nuova estate è più calda della precedente ed anche più siccitosa. Questo si ripercuote sia sulla qualità delle colture e dei relativi prodotti che sulla salute, sul benessere e sulle performance dei suini, provocando nei casi più gravi un aumento significativo della mortalità.
Come alleviare le conseguenze negative del caldo?
Maberth ha la risposta alimentare allo stress da caldo nelle scrofe e nei suini grassi.
I suini sono tra gli animali più sensibili agli effetti negativi del caldo a causa della grande mole somatica non supportata da una sufficiente funzione cardiaca; il basso rapporto tra dimensioni del cuore e massa corporea in situazioni di iperventilazione indotta dal caldo, la pressoché totale assenza di sudorazione, e uno strato adiposo che impedisce la dispersione del calore costituiscono un mix fatale che può portare alla morte in poco tempo anche animali perfettamente in salute…e più i maiali sono grossi e pesanti (scrofe, grassi) minori sono le possibilità di sopravvivere!
Meccanismi di difesa dal caldo
Se ne hanno la possibilità, i maiali cercano riparo all’ombra o refrigerio in una pozza d’acqua o nel fango, non possedendo il meccanismo della sudorazione per disperdere il calore, ricorrono all’aumento degli atti respiratori sia come frequenza che intensità, nei casi più gravi tenendo la bocca aperta, iperventilando come fanno i cani ma senza la fortuna di avere una lingua lunga che aiuta sicuramente a disperdere calore.
Tramite l’iperventilazione i suini dissipano il calore, ma disperdono anche acqua e anidride carbonica, e poi successivamente e per un meccanismo indiretto anche alcuni sali minerali (in particolare sodio e potassio), mentre non disperdono altri sali, che invece vengono tipicamente persi dalle specie in cui è presente una significativa sudorazione (uomo, cavallo, bovino, etc…), come il magnesio, che può accumularsi pericolosamente causando diversi problemi nell’omeostasi dell’organismo.
Ne deriva che gli integratori reidratanti studiati per limitare gli effetti del caldo sono specie specifici, o perlomeno quelli impiegati nei ruminanti non sono adatti ai suini.
Ma cosa succede esattamente all’organismo dei suini quando sono sottoposti a stress termico e cosa si può fare per alleviare le conseguenze negative del caldo?
Conseguenze dell’aumento della frequenza e intensità della respirazione (iperventilazione)
Durante i momenti di affanno respiratorio vi è un’intensa quanto invisibile dispersione di acqua e CO2, questa condizione causa nell’organismo dei suini una riduzione della concentrazione della CO2 nel sangue, diminuzione degli ioni idrogeno, con conseguente aumento del pH (questo fenomeno prende il nome di alcalosi respiratoria). L’organismo può parzialmente compensare questa situazione attraverso dei meccanismi fisiologici, come ad esempio liberando in circolo ioni idrogeno nel flusso ematico e richiamando potassio dalle cellule e dagli interstizi, ma se il caldo persiste per troppo tempo l’organismo non è più in grado di compensare la situazione e si verifica la “reazione a catena” riassunta di seguito:
Come alleviare le conseguenze negative del caldo?
- Aumentare la ventilazione e il flusso d’aria e controllare regolarmente che il sistema di raffreddamento (ad esempio nebulizzazione acqua) funzioni correttamente;
- Ridurre la densità degli animali, programmando il numero degli animali da ristallare durante i cicli estivi tenendo conto della reale possibilità di mantenimento della temperatura entro limiti accettabili all’interno dei capannoni e di conseguenza adeguare la densità.
- Mantenere la temperatura dell’acqua potabile più bassa possibile (10 – 15 ° C sarebbe l’ideale);
- Evitare di far mangiare i suini tra le 10.00 e le 16.00 (il periodo più caldo della giornata);
- Movimentare gli animali (ad esempio dalla gestazione alla sala parto) durante le prime ore del mattino o comunque durante le ore più fresche della giornata
- Formulare le razioni tenendo conto delle differenti esigenze metaboliche degli animali rispetto ai mesi più freddi.
L’integrazione della dieta: Maberth ha la risposta alimentare allo stress da caldo nelle scrofe e nei suini grassi
La principale conseguenza dell’aumento della temperatura ambientale e della conseguente iperventilazione è, come detto, l’alcalosi. Occorre quindi intervenire in modo da tamponare in modo efficace il pH del sangue, e questo è possibile farlo attraverso l’alimentazione; un’altra condizione parafisiologica estrema da correggere con una dieta appositamente formulata è la perdita di ioni sodio e potassio. Quest’ultima situazione, unitamente alla disidratazione (perdita di acqua), comporta una condizione di squilibrio osmotico tra l’ambiente interno (intracellulare) e quello esterno (extracellulare) delle cellule. Occorre poi proteggere organi e tessuti dell’animale dai fenomeni ossidativi.
Insieme ad una corretta formulazione, per dare il miglior sostegno possibile alle esigenze metaboliche delle scrofe sottoposte a stress da calore proponiamo HStop®, prodotto in grado di fornire quanto necessario per risentire il meno possibile degli effetti negativi del caldo.
All’interno di HStop sono contenuti:
- BICARBONATO: corregge il pH del sangue, normalizza l’escrezione di ioni idrogeno (H+) nelle urine;
- MINERALI: insieme alla reidratazione (assunzione di acqua) riportano alla norma il volume e la pressione del sangue; regolano la pressione osmotica di fluidi e tessuti; evitano fenomeni di squilibrio tra i diversi ioni, che comportano alterazioni della funzione nervosa e di quella muscolare, in particolare cardiaca;
- BETAINA: è una sostanza ricavata dalla barbabietola da zucchero che protegge l’organismo dallo stress osmotico, dalla mancanza di acqua, da situazioni di elevata salinità o elevata temperatura. Una volta assorbita dal tratto intestinale e trasportata con il sangue ai tessuti, la betaina penetra nelle cellule dove, grazie al potere osmotico, trattiene l’acqua all’interno delle stesse, proteggendole dagli effetti della disidratazione. Questa azione di protezione cellulare della betaina viene svolta anche direttamente a livello intestinale, proteggendo sia le cellule intestinali sia la microflora batterica intestinale, salvaguardandone le molteplici funzioni;
- VITAMINA C e VITAMINA E: proteggono i tessuti dall’ossidazione. Sono complementari una all’altra, in quanto la vitamina C è idrosolubile è come tale agisce nell’ambito delle componenti acquose dei tessuti e delle singole cellule, mentre la vitamina E, essendo liposolubile, esplica il suo effetto antiossidante nell’ambito delle strutture cellulari con prevalenza lipidica. Inoltre, la vitamina C svolge altre innumerevoli funzioni tra cui consentire il corretto funzionamento del sistema immunitario.
HStop®, la soluzione allo stress da caldo nelle scrofe!
HStop® è prodotto da De Heus e distribuito in Italia da Maberth.
Per i suini all’ingrasso, durante tutto il ciclo produttivo, specialmente nell’ultima fase, è necessario favorire al meglio la funzione digestiva, evitando pericolosi fenomeni di fermentazione intestinale che possono causare, tra l’altro, l’insorgenza della fatale Hemorragic Bowel Sindrome. È importante supportare gli animali attraverso l’uso di prodotti specifici per la digestione, inseriti all’interno di una razione equilibrata, e di antinfiammatori di origine naturale che aiutino a mantenere la temperatura corporea entro i limiti fisiologici e prevengano l’insorgenza del colpo di calore e dei suoi effetti devastanti sull’organismo. Come siamo soliti dire non esistono soluzioni magiche ma approcci razionali e multidisciplinari ai problemi che aiutano gli allevatori ad affrontare al meglio i problemi e migliorare la salute e il benessere dei suini di cui ci prendiamo cura.
Contattaci Per informazioni al problema caldo nei diversi settori del tuo allevamento, per una nostra opinione più dettagliata in base alla specifica situazione aziendale o per fissare un incontro. Siamo a tua completa disposizione per effettuare sopralluoghi e audit mirati, verifica del programma alimentare (formulazione, analisi degli alimenti), impostazione di piani di intervento integrati in collaborazione con le altre figure professionali che fanno parte del servizio tecnico di Maberth.