Come ridurre i problemi comportamentali conseguenti alla creazione di nuovi gruppi?
Uno dei principali problemi comportamentali dei suini in allevamento è rappresentato dalle lotte e dal nervosismo generale a cui assistiamo a seguito dello spostamento e rimescolamento di animali. Nell’ultimo articolo abbiamo visto come agire a livello di management per ridurre tale fenomeno
Cos’altro possiamo fare?
Per rispondere a questa domanda, sono stati condotti degli studi di campo per testare, in condizioni tipiche di allevamento italiane, un preparato a base di Valeriana officinalis, Melissa officinalis, cloruro di magnesio, cloruro di potassio, cloruro di sodio e acido citrico.
PROVA 1:
Animali: scrofe dopo essere state sottoposte a ecografia per diagnosi di gravidanza, al momento del trasferimento nei box di gestazione, in un allevamento che in passato aveva dovuto ricorrere all’impiego di un medicinale a base di bromuro di potassio, a causa delle lotte per la gerarchia che si manifestavano in questa fase.
Schema di trattamento: 5 ml/scrofa di prodotto diluito in acqua, fatto trovare già nei truogoli al momento dell’ingresso delle scrofe nei box di gestazione e poi somministrato con le stesse modalità il giorno successivo (totale 2 giorni).
Risultato: le scrofe sono risultate calme e non vi sono state lotte violente. Il veterinario che ha seguito la prova utilizzerebbe nuovamente il prodotto per questa indicazione con le stesse modalità, ma ripetendone la somministrazione per un giorno aggiuntivo (3 giorni anziché 2).
PROVA 2:
Animali: suini appena svezzati di circa 7 kg p.c. (in totale 270, stabulati in gabbie da circa 11 suinetti cadauna) sono stati trattati per evitare le lotte al momento del raggruppamento nei box di svezzamento di suinetti provenienti da nidiate diverse
Schema di trattamento: 500 ml di prodotto/1000 L di acqua da bere tramite pompa dosatrice (prodotto prediluito in una “soluzione madre” concentrata da cui pescava la pompa) per 3 giorni; il giorno stesso dello svezzamento e poi ancora nei 2 giorni successivi (totale 3 giorni).
Risultato: Non sono stati segnalati problemi particolari (il prodotto si diluisce bene nell’acqua e non precipita), i suinetti hanno bevuto normalmente (nessun sapore o odore sgraditi), sono apparsi tranquilli, e non vi sono state lotte.
PROVA 3:
Animali: suini di ca. 30 kg p.c. sono stati trattati nel passaggio dal reparto di svezzamento in “capannine” a quello di inizio ingrasso (“magronaggio”), per ridurre l’aggressività e le lotte provocate dal mescolamento degli animali e dalla conseguente necessità di stabilire all’interno dei gruppi appena creati delle nuove gerarchie. Su 10 box da 35 (350 suinetti in tutto), 9 box sono stati trattati e uno non è stato trattato. I suinetti trattati hanno manifestato lotte in modo non intenso e solo durante il primo giorno (solo due soggetti hanno mostrato lesioni dovute a lotte il secondo giorno). Nell’unico box che non è stato trattato, i suinetti hanno avuto un atteggiamento molto più aggressivo, manifestando in modo prolungato lotte intense e mostrando le conseguenti lesioni.
Schema di trattamento: 500 ml di prodotto/1000 L di acqua da bere tramite pompa dosatrice (prodotto prediluito in una “soluzione madre” concentrata da cui pescava la pompa) per tre giorni consecutivi, a partire dal giorno stesso dell’ingresso nel reparto di magronaggio (giorno della “messa a terra”)
Risultato: Non sono stati segnalati problemi particolari, i suinetti hanno bevuto normalmente e le lotte sono drasticamente diminuite.
Questi primi studi italiani confermano l’efficacia di un prodotto che all’estero viene impiegato già da tempo con ottimi risultati. Si tratta di un prodotto naturale contenente composti di origine vegetale in associazione a una miscela bilanciata di sali minerali, utile a regolare l’equilibrio idro-elettrolitico, dotato di un forte effetto calmante.
L’impiego di tale prodotto ha evitato o ridotto drasticamente i fenomeni di nervosismo e l’aggressività tra gli animali stabulati insieme, riducendo le lesioni e permettendo un più veloce ritorno alla normali performance zootecniche (suini in accrescimento-ingrasso), ed evitando conseguenze negative sulla portata al parto nel caso delle scrofe (aborti, etc.).
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