TAGLIO CODA SUINI: IMPORTANTI NOVITÀ IN VISTA
Importanti novità in vista per quanto riguarda la gestione delle code all’interno degli allevamenti suinicoli: entro la fine del 2024 infatti, tutte le realtà allevatoriali italiane dovranno presentare suini con coda integra.
A livello burocratico vi sono diverse casistiche, che ora cercheremo di esaminare nel dettaglio. In primis, occorre ricordare che tutti gli stabilimenti che allevano suini, siano essi di provenienza nazionale od internazionale, devono documentare annualmente lo stato del proprio allevamento circa il rispetto del divieto di eseguire caudectomie, attraverso l’autovalutazione fatta dal veterinario aziendale.
Nel caso di allevamenti che presentano gruppi di suini a coda integra con evidenza di un loro graduale incremento effettuato nel tempo ed assenza di registrazione di episodi di morsicature, devono essere comunque garantiti i seguenti elementi:
– La presenza di una percentuale minima di almeno il 15% di suini a coda integra;
– Che i suini a coda integra siano tenuti separati da quelli a coda tagliata (indicativamente corrispondenti ad almeno tre box per settore), salvo problematiche documentate e legate alla tipologia di allevamento;
– L’introduzione graduale di partite a coda integra sino al completamento dell’iter effettivo entro e non oltre il 31 dicembre 2024.
Nel caso invece di allevamenti che presentano gruppi di suini a coda integra in percentuale inferiore al 15% o evidenze documentali di problemi di morsicatura che non consentano di aumentare la percentuale, l’allevamento deve:
– inviare richiesta di deroga all’Asl con lo specifico modulo ed il relativo certificato veterinario allegati alla nota ministeriale e l’ultima autovalutazione del rischio aggiornata (quest’ultima solo se non già caricata sul sistema ClassyFarm). Tali aziende dovranno effettuare migliorie e garantire un aumento graduale del numero di suini a coda integra come nel punto precedente.
Si ricorda che per usufruire della deroga le lesioni alle code, rilevate con autovalutazione, devono risultare superiori al 2% per i suini a coda mozzata o superiori al 7 % per i suini a coda integra.
Per uniformare il comportamento dei servizi veterinari competenti, il Ministero ribadisce la scadenza temporale da rispettare per l’implementazione di pratiche ed interventi riguardanti la gestione della problematica:
- 3 mesi per l’implementazione di pratiche gestionali di facile realizzazione;
- da 6 mesi a 12 mesi per l’implementazione di pratiche gestionali di difficile realizzazione;
- 12 mesi per la messa in atto di interventi strutturali.
È fondamentale ricordare che il Ministero specifica che, nei casi in cui l’operatore, con le azioni adottate, non sia in grado di contenere le morsicature della coda, dovrà aumentare gli spazi di allevamento per singolo capo nella specifica categoria di almeno il 30%, corrispondente ad un minor carico di allevamento del 30%. Il mancato rispetto della normativa sul benessere animale, oltre alle sanzioni previste, inciderà anche sulla cosiddetta “Condizionalità rafforzata” della Riforma della Politica Agricola Comune e, quindi, sull’erogazione dei pagamenti diretti relativi alla Pac.
Tra le possibili strategie atte a ridurre i fenomeni di aggressività e cannibalismo, che ostacolano la transizione verso l’allevamento di suinetti con coda integra, vi è il ricorso a composti (farmaci o estratti naturali di piante medicinali) in grado di ridurre il nervosismo e l’ipereccitabilità. Questa strategia risulta in genere efficace nei casi in cui l’aggressività si manifesta a seguito degli spostamenti con rimescolamento dei suinetti (svezzamento, “messa a terra”).
Lo staff tecnico di Maberth è in grado di assistervi anche in questi casi, aiutandovi nella scelta e nell’impiego dei propri prodotti per la riduzione dello stress e del nervosismo, “Antystress” e “Calmix”, mangimi complementari da impiegare rispettivamente nell’acqua da bere o nel mangime, in grado di controllare gli stati di agitazione e nervosismo.
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